Quando l’inclusività fa la differenza: il caso studio di Women Plot

Sai quante case editrici esistono in Italia? 1809.

Sono tante, forse troppe. In questo contesto, come ci si può differenziare da tutti gli altri competitor che fanno o offrono, chi più o chi meno, la stessa cosa? 

La risposta è una: con una mission e vision forti, ad alto impatto sociale e inclusive. Sono questi gli elementi che consentono oggi, nel 2022, alle aziende e ai business di differenziarsi, di crescere e di avere un reale incontro con i propri consumatori e consumatrici.

Non basta più avere il miglior prodotto o servizio. Serve saper fare la differenza.

Da questo assunto è partita Erica Isotta Surace, fondatrice di Women Plot con cui ho avuto l’onore di condividere un palco e questa bella chiacchierata.

Women Plot è un editore internazionale e una società di media che mira a ridurre le disuguaglianze di genere nell’editoria e nell’industria dei media condividendo storie di donne reali.

Da cosa nasce Women Plot?

Ho sempre avuto la passione per la scrittura e per la letteratura. Nel 2014 ho pubblicato il mio primo libro, che in pochissimo tempo è diventato il primo libro italiano in classifica in formato Kindle, bestseller su Amazon.

Mi sono resa conto però che non volevo fare la scrittrice a tempo pieno. Per questo, ho iniziato a lavorare nell’ambito della tecnologia e innovazione come consulente nel dipartimento commerciale. Fondamentalmente aiuto le aziende a completare la trasformazione digitale.

Mentre lavoravo, ho pubblicato un libro: è stata un’esperienza che mi ha fatto capire quanto fossero grandi le disparità nel mondo dell’editoria. È un settore molto polveroso, dove c’è poca tecnologia e poco spazio per le donne.

Ma il talento delle donne è tanto, ma non viene riconosciuto. Siamo continuamente messe a tacere e ci adattiamo a quello che ci viene chiesto di fare. Me ne sono resa conto durante il lockdown, a seguito di un aborto spontaneo.

Da questa presa di coscienza, ho capito cosa volevo fare: volevo amplificare le donne e le voci delle altre persone. Alla fine del 2020 nasce così Women Plot, inizialmente come casa editrice, ma è diventata molto di più.

“Ho fondato Women Plot per creare uno spazio che potesse servire a raccontare storie di donne stimolanti. Autentiche, reali, senza alcun tipo di filtro. Sogno di avere i grandi nomi insieme a quelli dei neofiti per raccontare una storia di sorellanza. Credo la comunità di Women Plot può aiutare le donne di tutti i ceti sociali a trovare la loro voce e ad ascoltare la loro storia “.

– Erica Isotta Surace

Erica Isotta Surace copyright

Cosa fate di diverso rispetto alle altre case editrici?

Volevamo creare una community anche nella vita reale, offline, partendo da un’attività individuale, rendendola collettiva. È fondamentale per noi creare una connessione con le altre persone, vogliamo farli sentire parte di qualcosa di più grande.

Per questo abbiamo anche avviato un programma di reading retreat, degli eventi dove le persone possono trovare il proprio spazio per leggere, da soli o in compagnia. È un momento incredibile dove si conoscono persone diverse ma unite da un amore comune: la lettura.

Quali sono i vostri obiettivi e risultati?

A livello numerico, nel 2021 come casa editrice abbiamo pubblicato 30 libri, e ci stiamo spostando di più verso la saggistica. All’inizio, ci eravamo dati l’obiettivo di pubblicare 10 libri, ma in poco tempo ne abbiamo già pubblicati oltre 30. Sul nostro marketplace trovate oltre 40 case editrici diverse, con oltre 1000 libri tutti incentrati sulle storie di donne reali. 

Il nostro obiettivo a lungo termine è cambiare il sistema, renderlo più equo. Ma non possiamo farlo da sole. Per questo, il nostro business si basa sulla collaborazione-cooperazione.

Lo dimostra il nostro marketplace: sul nostro sito si possono trovare non solo i nostri libri, ma anche altri testi, sempre scritti da donne di altre case editrici. Vogliamo lavorare insieme ad altre realtà per fare la differenza. 

Avete mai ricevuto critiche sul fatto che pubblichiate solo libri scritti da donne?

A volte sì, soprattutto offline. Sui social ci è capitato meno spesso. Il motivo di questa nostra scelta si basa sul concetto di intersezionalità: nel mondo esistono persone più privilegiate di altre, che possono essere discriminate per motivi diversi.

Ad esempio, in quanto donna ho meno privilegi di un uomo, ma in quanto donna bianca, sarò sempre meno discriminata di una donna nera, che deve affrontare il pregiudizio delle persone su due fronti; quello dell’identità di genere da una parte, e quello del colore della pelle dall’altro.

Quello che possiamo fare, come persone e come azienda, è inquadrare un problema e fare di tutto per fare qualcosa. 

Se ho il potere di fare il mio nel sistema che conosco, in questo caso l’editoria, perché non farlo?. Sai poi quante case editrici hanno solo uomini?

Quante persone siete ora?

Ci sono oggi due ragazze che lavorano per me, due part time. Con noi c’è anche una stagista che si occupa del marketplace.

Women Plot è una casa editrice con una visione molto chiara: produrre e sostenere libri che supportano il lavoro delle donne e riducono consapevolmente la disuguaglianza di genere.

I successi di Women Plot dipendono da tanti fattori e da tante persone, ma avere una stella polare che guida verso il percorso può fare la differenza.

E quando l’obiettivo è creare un mondo più inclusivo, sappiamo già che la strada è giusta. 

L’inclusività fa la differenza, anche all’interno del tuo business. Il marketing inclusivo ti consente di raggiungere più persone e creare relazioni solide, durature e autentiche con chi ti segue.

Hai già pensato alla tua mission in termini di inclusività? Non riesci a capire come muoverti strategicamente? Scrivimi, insieme possiamo capire come impostare la tua strategia inclusiva. 

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Ciao, sono Ginevra e sono una consulente di marketing inclusivo.

Progetto strategie di comunicazione per rendere unico il tuo (anche personal) brand, migliorando il tuo posizionamento e la tua reputazione.

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